Lì era giovedì serata sulla letteratura ebraica, alla sua terza edizione, nuovi autori, nuovi scritti, brani divertenti e profondi che ci fanno riflettere e sorridere alleviando il pensiero dei nostri disastri.
L’ironia e l’auto ironia, la salvezza della nostra vita.
Saper osservare con umorismo e la giusta dose di leggerezza ciò che ci accade ci preoccupa, ci tiranneggia, e ci incute un po’ di terrore, può ridarci la fiducia per ricominciare, ripartire dai detriti dei nostri disastri.
Ridicolizzare quelle piccole schegge in cui si è frantumata la nostra esistenza, guardarle come un puzzle da rimettere insieme creando un nuovo disegno, ricostruire quella tazza rotta come nel  kintsugi con un filo d’oro per renderla preziosa.
Il filo d’oro dell’ironia che ridà lustro a ciò che sembrava distrutto, e con il sorriso ci riscattiamo da ciò che ci capita.

Rassegna Stampa 

E adesso parliamone

Blog di Rosellina Mariani

 La persecuzione degli ebrei è stata la più grande tragedia dell’umanità.

Eppure la letteratura ebraica è costellata di autori che hanno saputo fare dell’ironia una forte arma di difesa contro la catastrofe umanitaria di dimensioni incalcolabili: non è stato possibile fermare le crudeltà atroci, ma la mente può costruire uno scudo contro quello che ancora adesso non è possibile descrivere senza provare orrore e vergogna.

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