Il “Premio Scaletta” nasce da un equivoco, un’errata interpretazione, un poeta
e un oggetto che non si sono capiti, e come si sa tutti gli errori conducono al
risveglio della creatività.
La percezione sbagliata di una sequenza di parole crea poesia, fa scaturire il
pensiero surrealista, lancia la lenza per pescare nell’inconscio.
Quest’anno il premio Scaletta viene attribuito a Gian Luca Favetto, che
inconsciamente ne è stato l’autore.
Poeta, drammaturgo, romanziere, una delle voci di Wikiradio di Rai Radio 3.
Ha creato partendo da Sori un teatro di comunità che ha poi esportato in tutta
Italia. Un teatro di comunità fondato sulle storie dei cittadini che si sono
raccontati, quelle storie che come dice lui si fanno geografie, “Iros” e “le
strade” a Sori, “Anen” a Enna, “Camogli racconta” a Camogli. Sono storie che
sgorgano da un vissuto a volte dimenticato che grazie alla maestria di Gian
Luca prendono forma si fanno finzione si fanno teatro e come tutto il teatro
tornano ad essere realtà.
Motivazione: Al poeta, che con le sue fragili parole di carta ha reso più forti
noi lettori, ci ha fatto condividere passioni sentimenti e bellezza.
Agitatori Culturali Irrequieti: “Premio Scaletta 2025”
qualcosa che è in alto, un traguardo faticoso forse, ma che compensa la difficoltà del salire.
del “Premio Scaletta” ci ricordano la fatica del saper crescere anche attraverso l’errore.